Il taglio da parte del Governo dei 300 milioni del PNRR destinati a rendere fruibili i beni confiscati alle mafie segna un grave arretramento nel contrasto alla criminalità, trasformando un investimento per la collettività in uno spreco di risorse. E in un danno irreparabile nella lotta alle cosche.
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A che punto siamo con il PNRR
Nella realizzazione del PNRR da parte del governo Meloni il problema non sono tanto i ritardi, ma il disegno di investimenti e progetti, i fondi per la spesa corrente per servizi pubblici, le questioni del Mezzogiorno e dalla parità di genere
Non si aumentino le spese militari!
Nelle prossime settimane sarà licenziato dal governo il nuovo Documento di Economia e Finanza (DEF) che ha il compito di fissare le previsioni macroeconomiche, di indirizzo della spesa pubblica e degli obiettivi di bilancio, programmatici e di riforma.
Grandi navi: Franceschini e Giovannini chiariscano
Il Consiglio dei Ministri del 31 marzo ha finalmente approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la disciplina del traffico crocieristico su Venezia. Fuori le grandi navi dalla laguna, quindi? Non ancora, rimangono questioni cruciali che il governo deve chiarire quanto prima.
Il primo passo falso di Draghi
Il Governo Draghi appena insediatosi dovrà affrontare da subito le molte emergenze e sciogliere i nodi cruciali da cui dipendono il futuro e lo sviluppo del paese. Ma le scelte “dorotee” del nuovo Presidente del Consiglio per la formazione della compagine di governo appaiono già assai discutibili.
Le debolezze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Grazie ai fondi Next Generation EU l’Italia potrà impiegare oltre 200 miliardi fino al 2026 per uscire dalla crisi e avviare una rotta di crescita sostenibile. Ma dalle linee strategiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza emergono incoerenze che rischiano di compromettere questa storica occasione.
Un’Italia diversa: serve una svolta
Venerdì 25 e sabato 26 settembre Sbilanciamoci! ha promosso una due giorni di iniziative online: esponenti delle associazioni, del sindacato, delle istituzioni, del mondo dell’università e della ricerca a confronto per definire un’alternativa di politica economica e industriale nel post-Covid. È ora che il governo ascolti la società civile.
Il post-Covid e la riforma dello Stato
La pandemia di Coronavirus può essere l’occasione per ripensare radicalmente i compiti e gli obiettivi delle istituzioni pubbliche. Ma perché tale occasione non vada sprecata, occorre uno Stato che “funzioni davvero”. Qualche buon esempio (e qualcuno meno buono) dall’esperienza del Regno Unito.
Tutti i dossier del Presidente
Sanità, ambiente, fisco, welfare, energia, Sud, infrastrutture: i fronti su cui la politica è chiamata a intervenire nel post-Covid sono molti. E tutti richiedono interventi radicali, con un taglio netto rispetto alle scelte del passato. Sarà capace di farsene carico l’attuale maggioranza di governo?
Decreto Rilancio: serve una strategia di cambiamento
Il Decreto Rilancio vale 155 miliardi di investimenti. L’analisi e le proposte alternative della Campagna Sbilanciamoci!. Dal welfare al lavoro, dalla salute alla mobilità, dall’ambiente alla giustizia, dall’istruzione alla cultura, al fisco.